Una veloce chiamata, il venerdì mattina, da Fabio Moretto. Un Pettazzurro (Luscinia svecica) in Busa. Una rarità, per il posto, anche se è un posto "speciale", ricco di passaggi inaspettati. E non poter uscire, causa lavoro...
Oggi 2 febbraio ricorre la giornata mondiale delle zone umide.
La data scelta corrisponde con la sottoscrizione della Convenzione di Ramsar, avvenuta il 2 febbraio 1971 nell’omonima città iraniana, che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di questi habitat, siglata con l’obiettivo di favorire “la conservazione e l’uso corretto delle zone umide tramite l’azione nazionale e internazionale di cooperazione per raggiungere uno sviluppo sostenibile”.
Anche quest'anno, come l'anno scorso, con entusiasmo ho accettato la proposta di partecipazione al censimento invernale dei Fenicotteri nell'alto Adriatico. L'interesse per l'utilità scientifica, mista al piacere di stare nella Natura, e la possibilità di portare a casa delle foto interessanti, guidano sempre le mie uscite, e anche oggi, pur avendo osservato da buona distanza le varie specie di uccelli, ho potuto confermare quanto adori questa passione.
Una segnalazione in chat, un Ibis eremita di nome Rory, del progetto Waldrapp (waldrapp.eu), codice 421 dell'anello identificativo. L'individuo che ho ritratto in questo articolo è una femmina, nata questa primavera a Rosegg, in Austria.
Una segnalazione su ornitho e sui social, a metà settembre. Una Poiana codabianca (Buteo rufinus), ha fatto sosta nel friulano, nei dintorni di Maniago
Accanto alle uscite fotografiche in solitaria, è bello ogni tanto dedicare delle uscite in compagnia di altri birdwatcher, si scoprono luoghi nuovi e interessanti, si conoscono nuove specie, più occhi permettono di individuare più animali che un solo paio, si fanno quattro chiacchiere e si trascorrono ore piacevoli in compagnia
Poco tempo fa ho raccontato di un piacevole giro in compagnia di amici birder a Cima Grappa. Non potevo che riprendere tale racconto, perché nelle settimane seguenti più volte ho dato seguito a quella uscita, salendo da Semonzo del Grappa fin su in cima, esplorando vari angoli di una montagna che ogni volta offre angoli inesplorati o nuovamente ricchi di soprese.